Stiamo aggiornando il sito, ci scusiamo per il disagio e per i relativi ma momentanei problemi tecnici. Grazie e buona navaigazione!
Stiamo aggiornando il sito, ci scusiamo per il disagio e per i relativi ma momentanei problemi tecnici. Grazie e buona navaigazione!
volevo postare le foto degli ultimi sviluppi delle due piccole ma non ci riesco vuole dire che ci riprovo a sito ultimato ciao a sentirci Valerio
Forse i pareri dell’ispra li ignorate, forse non sapete che la nutria mangia la vegetazione riparia PRIMA ma poi si sposta sistematicamente nel MAIS anche se lo pianti a 50 mt dai canali.
forse cementificare o riempire di metallo migliaia di km di rete idrica è un po’ invasivo per l’ambiente e costoso..
capisco che le nutrie vi piacciano e siano esseri viventi degni di rispetto ma sono anche un problema e questo bisogna accettarlo.
le amm.ni provinciali abbattono migliaia di esemplari grazie a protocolli d’intesa con ISPRA , risarciscono agli agricoltori per centinaia di migliaia di euro annualmente per i danni alle colture, non credo che ci sia sadismo dietro a questo ma l’esigenza di farlo.
nel parco del ticino più del 50% del patrimonio botanico di pregio è dieta della nutria, addirittura WWF italia sostiene essere un immenso pericolo per la biodiverità vegetale e legittima gli abbattimenti.
se uccido nutrie ( per conto di una provincia e sono abilitato a farlo ) , non lo faccio per ignoranza, viltà, sete di sangue, sadismo… lo faccio perchè la nutria è un problema da gestire e bisognerà gestirlo sempre più.
scusate se vi scrivo ma trovo paradossale che , con tutti i problemi che presenta il nostro vituperato ambiente, voi vi schierate in una battaglia di questo genere… l’ambiente ha bisogno di altre crociate.
mi dispiace per la nutria ( che non ha colpa ) ma a prescindere da chi ha creato questi problemi vi invito a confrontarvi seriamente con gli agricoltori che vivono la nutria nel quotidiano e conoscono la realtà dei fatti, confrontate la realtà che potete tastare con mano con i vostri “studi” e con quelli di ISPRA… vedrete da soli quanto sia necessario contenere numericamente ( leggasi ucciderne il maggior numero possibile ) .
con rispetto
i miei saluti
Mauro
caro Mauro, probabilmente non ha inteso bene quanto comunicato, è facile visto che si tratta pur sempre di interpretazioni personali. Nessuno ignora i pareri dell’ispra come chiunque sa le modalità assai discutibili con cui vengono dispensati certi pareri…altrimenti non ci sarebbero ricorsi e vincite al TAR se fossero fatti con tutti i criteri necessari. ma non è questa la sede per parlarne, andremmo OT. La nutria a parità di disponibilità mangia la vegetazione riparia mentre molto meno il mais. Naturalmente non intendiamo per vegetazione riapria una striscia di 60 cm di terra…ma almeno 6 – 10 metri di incolto. Non penso che in Argentina usino la magia visto che hanno più nutrie che da noi e molti più campi che da noi. Semplicemente utilizzano una gestione molto più oculata della fauna e del territorio. Ma sappiamo che qui in Italia l’importante è distruggere l’ambiente, lucrarci sopra e poi dare la colpa agli animali. Un copione vecchio di decenni ormai che ha portato solo preschi economici, indignazione, e forti impatti. Ovviamente poi dipende da come vengono lasicati i metri di spazio dal canale. Le chiederei di fornire dei dati che dimostrano la perdita di mais anche se piantato a 50 metri dall’argine. so che per aver detto questo sicuramente ha fatto degli studi. Nessuno dice di mettere in posa reti lungo tutti i canali e comunque le reti antinutria sono ecocompatibili e favoriscono la vegetazione e la struttura dell’argine. e’ un buon investimento ma cos’ facendo il problema del gambero e della nutria verrebbe in buona parte risolto e i soliti noti non potrebbero più guadagnarci. Quindi meglio ostacolare ciò. Il fatto non è che ci piacciano le nutrie, si tratta di un simbolo, di un caproespiatorio e tutto quanto scritto vale per qualunque tipo di specie faunistica: la morte non è mai la soluzione e i problemi li crea l’uomo non gli animali. Su questo conviene essere onesti intellettualmente e so che conviente con noi. Diciamo sempre che gli impatti e i problemi esistono, sono i modi di intervenire che nn condividiamo dato che sono antiscientifici, antieconomici, antietici e assai discutibili. i protocolli di intesa e gli abbattimenti dimostrano che gli stessi protocolli e gli stessi abbattimenti sono inutili, aumentano il problema e causano più danni con relativo aumento delle spese e dei risarcimenti. se un metodo funzionasse dovrebbe essere risolutivo in poco tempo, mentre è da decenni che viene reiterato senza aver alcun tipo di risultato e gli stessi operatori sanno bene che non serve a nulla…se non a far guadagnare i soliti noti, non è una novità questa. WWF Italia può esprimere pareri come tutti, ma hanno attuato dei metodi per evitare ciò? hanno quantificato l’aggettivo “immenso” che più che scientifico mi sembra terroristico/sensazionalistico. Ma quindi cosa propongono? Se uccido nutrie lo faccio anche perchè non mi importa della vita altrui e non ho compreso a fondo il problema ma mi pagano per farlo. Sono punti di vista leciti entrambi. Più si uccidono nutrie e più si aumenta il loro numero. Davvero molto, molto lungimirante. nessun problema, siamo qui tra amici (almeno, il tono nostro è amichevole, forse un po’ vivace ma serve da stimolo). E’ vero, perchè preoccuparsi di guarire le malattie, potrebbe colpirci un asteroide o esserci un’invasione aliena, ci sono sempre problemi più grossi ma chi può giudicare la priorità? Non importa se l’Italia cola a picco, ci sono i bambini che muoiono di fame…ah no c’è il rischio della guerra fredda, e se la Luna dovesse cadere sulla Terra? L’ironia è voluta. Molti agricoltori e amministrazioni interpellate (in nord Italia) hanno di molto ridimensionato il problema nutria (sarà perchè sotto c’è altro?) spostandosi sui piccioni e le gazze. Lo stesso Ministero dell’Ambiente ha decretato l’impossibilità di eradicare la nutria, potendo parlare solo di contenimento (che non significa solo abbattimento).
Punti di vista.
Con assoluto rispetto reciproco,
cordiali saluti
Mi rendo conto che è un po’ tardi per una risposta. Ma il sangue mi ribolle e scrivo lo stesso. Il Signor Mauro che di lavoro uccide le nutrie, sarebbe molto bello se cuocesse pasticcini. I pasticcini danno il sorriso alla gente, mentre il sangue di poveri animali innocenti fa venire la depressione.
Alcune persone come me, ritengono che la vita di una nutria o di qualsiasi altro animale, sia molto più importante di un campo di mais, del conto in banca dell’agricoltore, o della stessa esistenza di alcuni esseri umani che non hanno capito che prendersi le proprie responsabilità significa anche ammettere: . Il tutto a discapito dell’animale stesso. No, non ci sto.
Viva la nutria, abbasso gli interessi economici, abbasso questi legittimi, ignobili lavori.
Mi spiace, ma del commento sopra pubblicato, ne manca un pezzo.
Ora, anche se in ritardo, vorrei informare la sig. Concetta , probabilmente lei, non conosce molti agricoltori, se così fosse , non paragonerebbe una nutria ( per quanto sia o no giusto eliminarle) al raccolto dell’agricoltore: sa , la sig.Concetta , quante ore di sudore costa a quell’agricoltore? e sa, la sign.Concetta quanto vengono retribuite quelle ore di sudore? se l’agricoltore avesse un così alto guadagno dalla terra, perchè l’agricoltura viene abbandonata?
giusto qualche precisazione e risposta a distanza di tempo..
ritengo che l’agricoltura e il territorio argentino abbiano poco o niente in comune ( eccetto la nutria ) con la pianura lombardo veneta..citare l’Argentina è fuorviante, non c’è confrontabilità.
esistono già fasce di rispetto dai principali corsi d’acqua, colatori compresi…ma lei capirà che è necessario portare l’acqua ovunque nei campi con corpi idrici ( innumerevoli ) di più modeste dimensioni ( i preferiti dalle nutrie ) , che le stesse az.agricole spesso scavano e mantengono…10 mt che diventano 20 considerando i due lati per un solo Km di lunghezza fanno 20.000metri quadrati..ovvero 2 ettari!! con due fossi 4 ettari e via dicendo.. la prego di provare con l’utilissimo GoogleEarth a tracciare dei reticoli con le fasce di rispetto da voi proposte in un area fortemente vocata dal punto di vista agricolo, capirà da se che questa è una proposta del tutto inattuabile e una forzatura.
per quanto riguarda il discorso MAIS o altre colture VS vegetazione riparia ( come preferenza alimentare ) le confermo di non aver fatto nessuno studio a riguardo ma di vivere quotidianamente la campagna..può verificare da solo le perizie di risarcimento delle provincie di LO-CR-MN , troverà documentazione dei danni censiti anche a 100-200 mt dai corpi idrici.
Se siete convinti che il contenimento mediante trappolaggio e sparo sia inefficace vi prego di documentarvi sul caso Inghilterra, dove la nutria è stata eradicata ormai da almeno 20 anni ..
Da pochi giorni il quadro normativo è cambiato, la nutria non gode più della tutela della 157 , si stanno muovendo le regioni e l’obbiettivo è passato dal contenimento all’eradicazione..La scarsa efficacia dei piani passati è stata causata da decine di ricorsi per un problema normativo di fondo che ora si è risolto. Quando si opererà con i nuovi criteri è ragionevole pensare che i risultati saranno ben altri.. il min.Ambiente aveva appunto sottolineato l’impossibilità dell’eradicazione ma NON perchè TECNICAMENTE infattibile ma NORMATIVAMENTE non possibile..
Mi creda, la nutria , o il gambero della Louissianna , non sono un guadagno per nessuno, ma sono per tutti un fastidio.
Mi spieghi lei dove sta il lucrarci..io non ci arrivo.. una gabbia per il trappolaggio costerà si e no 40€ e dura anni,
una scatola di cartucce da fucile 4€..non mi sembra un gran business a fronte dei danni che generano.
Sig.ra Concetta , non vengo pagato per uccidire le nutrie…le Az.Agricole e i comuni che hanno legittimamente la possibilità di abbatterle lo fanno per ridurre i propri danni , non si viene pagati per questo, nessuno ammazza-nutrie per lavoro.
io non credo che la nutria sia la causa di ogni male dell’ambiente, la causa è sempre e solo l’uomo, la nutria però si è dimostrata negli anni un grave problema che l’uomo ha ingenerato e che l’uomo DEVE risolvere.. spesso i metodi più etici non sono i più efficaci e in situaziuoni di forte presenza o quando le colture vengono prese di mira in maniera massiccia, i metodi più cruenti danno dei risultati tangibili e apprezzabili già dal giorno successivo. Se i metodi ALTERNATIVI sono in grado di dare gli stessi risultati a parità di costi BEN VENGANO, non c’è sadismo o preclusione ma è difficile trovare soluzioni differenti perchè il problema è stato sottovalutato negli anni passati ed ha assunto una proporzione incredibile..
giusto uno scambio d ‘idee
cordialmente
mauro